La stagione calda è ormai terminata, ma la necessità di rinfrescare gli ambienti dura tutto l’anno, come ad esempio gli ambienti di lavoro, diventa indispensabile per garantire un ambiente di lavoro confortevole.
Grazie alle moderne tecnologie di raffrescamento adiabatico che trovano origini in principi fisici, permettono di usufruire contemporaneamente di un risparmio energetico e di una temperatura gradevole. Queste tecnologie, infatti, si differenziano delle altre per l’assenza di fluidi frigorigeni, consumi estremamente contenuti e semplicità nei procedimenti, in quanto sfrutta un principio del tutto naturale.
Il funzionamento degli impianti di raffreddamento adiabatico
Partendo dalla sua definizione in ambito fisico, possiamo dire che: l’aria è in grado di assorbire una certa quantità di acqua in base alla propria temperatura. Con il calcolare il rapporto tra il vapore effettivamente contenuto nell’aria di un ambiente in un determinato momento e la massima quantità di vapore che quell’aria potrebbe contenere si ottiene la percentuale che viene chiamata umidità relativa.
Gli impianti di raffreddamento adiabatico, quindi, consiste nella variazione di questa percentuale. L’aria contenente bassa umidità relative, e quindi secca, è in grado di assorbire altra aria fino a raggiungere il 95%. Perciò è facile intuire che l’aria calda e secca ha quindi più calore da consumare che si traduce in una maggior quantità di acqua da far evaporare.
I sistemi di raffreddamento adiabatico, quindi, svolgono proprio la funzione di sfruttare il principio fisico, raffreddando l’aria calda e secca all’esterno dell’edificio per immetterla, umida e fresca, all’interno.
I vantaggi di queste tecnologie
Il primo vantaggio nell’utilizzo di sistemi di raffreddamento adiabatico è rappresentato dall’importante risparmio economico in quanto non vi è la presenza di condizionatori; infatti, è possibile abbassare la temperatura dei locali e di edifici di gradi dimensioni. Un impianto del genere, infatti, ha costi d’acquisto e di utilizzo molto minori rispetto ai normali strumenti che trattano l’aria. Non bisogna sottovalutare anche i costi minori per la manutenzione che non deve tener conto di liquidi refrigeranti e non richiedono particolari competenze o tecnologie.
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